Benvenuti e benvenute su Il Chiostro, la newsletter mensile rivolta alla comunità di alumnae e alumni della Scuola Normale, per rimanere in contatto con Pisa, condividere ricordi, conoscere i rispettivi traguardi e percorsi ed essere aggiornati/e sulle attività dell’Associazione Normalisti.
In questo numero:
Una preziosa intervista al professore Giuliano Amato
Il resoconto dell’Assemblea 2024
Ultime notizie da Pisa (eletto il nuovo Direttore!)
Aggiornamenti sulle attività dell’Associazione
Intervista a Giuliano Amato
Per aprire questo primo numero, abbiamo deciso di intervistare uno dei più celebri alumni della Scuola, il professor Giuliano Amato.
Nato a Torino nel 1938, Amato ha avuto una lunga carriera politica e ricoperto numerosi incarichi di governo, inclusa la presidenza del Consiglio dei ministri (due volte). Successivamente è stato, tra le altre cose, presidente della Corte Costituzionale. Il professor Amato è stato allievo del collegio medico-giuridico della Scuola Normale Superiore (dal 1987 confluito nella Scuola Superiore Sant’Anna) dal 1956 al 1960.
Al Chiostro ha raccontato le tappe della sua carriera, segnata dall’indelebile ricordo e insegnamento degli anni in Normale.
Come si descriverebbe in poche parole facendo riferimento, per esempio, anche alla sua più recente posizione lavorativa o interessi accademici?
Come uno che si è formato come professore e che nelle tante attività che ha svolto ha portato l’essenza di tale mestiere, che è capire e farsi capire.
Qual è stata l’esperienza lavorativa più significativa per lei, quella in cui crede di essersi realizzato maggiormente o da cui le sono derivate maggiori soddisfazioni?
Forse i seminari che ho fatto all’EUI e alla Columbia. Ma anche gli anni fatti alla Corte Costituzionale e all’Antitrust mi hanno dato molto, per i tanti spaccati del mio paese che mi hanno fatto conoscere e per la partecipazione che mi hanno consentito al difficile processo delle decisioni collegiali.
Cosa l’ha spinta a intraprendere la sua carriera? Ci sono state difficoltà particolari che ha dovuto superare, soprattutto all’inizio?
L’amore sbocciato fra me e il diritto costituzionale. Le difficoltà iniziali sono state solo quelle economiche. Per quattro anni sono stato un precario delle borse di studio, che avevi per un anno senza nulla sapere per quello dopo. Ed io e la mia attuale moglie Diana ci eravamo già sposati, nel Comune di Pisa al quarto anno.
C’è stata una circostanza particolare (un incontro, una scelta, un’esperienza, un consiglio) e/o un aspetto del suo modo di essere che crede sia stato determinante nel suo percorso?
La fiducia che dimostrò di avere nelle mie qualità il mio maestro Carlo Lavagna, il quale mi spinse a usarle al massimo, scrivendo due libri quando altri, chi aveva maestri-baroni, ne scriveva uno solo (per la docenza) e quattro quando per altri ne bastavano due (per la cattedra). Così feci. E funzionò.
Come ha influito la Normale (inclusi gli incontri fatti, le esperienze vissute, le competenze acquisite, etc.) sulla sua vita e attività lavorativa? Ha qualche ricordo o aneddoto di quel periodo che le piacerebbe condividere?
L’esperienza collegiale è stata essenziale per formarmi, per stimolarmi ad arricchire la mia cultura con quella che vedevo negli altri e che mi mancava. Il dialogo anche notturno con cui ci conoscevamo e in realtà ci formavamo come persone. L’avere nel collegio l’unico luogo nel quale potevamo fare all’amore con le nostre ragazze. Ma il segretario della Normale non gradì, ci convocò, e, offendendoci moltissimo, ci disse che la Normale non era un casino.
Ha incontrato molta competizione durante il suo percorso? Se sì, come l’ha gestita?
La competizione c’è stata soprattutto nel concorso a cattedra. E lì la gestisce la Commissione, non tu. Dopo mi sono quasi sempre trovato nella condizione di fare quello che mi veniva chiesto. Ho ricoperto tanti incarichi, ma anche lì, piaccia o no, è stato così.
Ha dei rimpianti pensando alla sua carriera? Ci sono progetti, interessi o collaborazioni ai quali avrebbe voluto dedicarsi ma che ancora non è riuscito ad approfondire e che magari le piacerebbe sviluppare in futuro?
Quando ero a New York alla fine dell’anno passato alla Columbia per il master, avrei, avremmo voluto restare e sarebbe stato possibile organizzare lì la nostra vita di giovani studiosi. Ma prevalse il richiamo di ciò che avevamo lasciato in Italia. Ed ora, ovviamente, è troppo tardi.
In che maniera è cambiato il suo lavoro nel corso degli ultimi anni nelle modalità, nei contenuti, nei rapporti con gli altri o con le istituzioni? Ci sono dei temi da affrontare nel suo settore che pensa siano oggi prioritari?
Oggi vivo, tutti viviamo in un mondo completamente cambiato, migliore per le tecnologie, peggiore per le fondamenta sociali e organizzative su cui poggiano le istituzioni pubbliche su cui sempre ho lavorato. Decenni fa erano i partiti di allora a fornire lo spazio della partecipazione politica e a costruire coesione. Ora la partecipazione è privata e caotica, e la politica tende alla divisione non alla coesione. È qui che si dovrebbe lavorare, altrimenti non so quanto le democrazie potranno ancora vivere.
In che direzione pensa stiano andando l’università e la ricerca italiane? Quali pensa che siano i loro punti di forza e di debolezza, anche rispetto alle numerose realtà internazionali che ha avuto modo di conoscere?
L’Università sa ancora preparare degli ottimi giovani, che non a caso trovano altrove posti di lavoro e apprezzamento. Ciò significa che ha ancora buone scuole e buoni docenti. Ma la ricerca è debole, anche perché è poco finanziata. E non tutti –va aggiunto- la sanno alimentare concorrendo ai progetti di fonte non nazionale su cui le risorse finanziarie ci sono. Di questo davvero ci dovremmo preoccupare ed occupare, perché - lo sappiamo bene- la debolezza della ricerca prefigura il declino.
C’è qualche personaggio, anche non più in vita, che le piacerebbe incontrare e perché? Cosa gli chiederebbe?
Benigno Zaccagnini e Enrico Berlinguer. Vorrei chiedere loro e agli altri fautori della politica della fermezza, che portò all’uccisione di Aldo Moro, se si rendono conto, a distanza di anni, che fecero valere, sopra il sacrosanto dovere di ogni Stato di fare il possibile per salvare la vita dei suoi cittadini, non una giusta ragion di Stato, ma le deboli ragioni di uno Stato debole e insicuro di sé.
C’è qualche consiglio che darebbe a un giovane normalista su come muoversi nel mondo di oggi? A cosa prestare particolare attenzione, e da cosa non farsi distrarre? C’è qualche lettura, spettacolo, film, attività, etc. che è stata importante per lei e che gli consiglierebbe?
Prestare attenzione a ciò che contribuisce alla crescita e alla formazione migliore per avere carte da giocare, in ogni circostanza. Non farsi distrarre dalla politica prima di essersi dati una posizione, ma non scartare la politica una volta che ci si è affermati, lasciandola così agli arrivisti senza mestiere che ne cancellano le virtù e ne esaltano i vizi. Mi hanno commosso e convinto film come “A beautiful mind” o “Will Hunting - Genio ribelle” su persone che hanno sempre avuto fiducia nelle proprie qualità anche in situazioni le più difficili.
Assemblea Annuale 2024
Il 19 ottobre 2024 si è tenuta la riunione annuale dell'Associazione Normalisti presso la Sala Azzurra del Palazzo della Carovana a Pisa, con la partecipazione di numerosi membri della comunità. Luigi Ambrosio, Direttore della Scuola Normale Superiore (SNS), ha aperto la riunione accogliendo i partecipanti e ha dato il via a una serie di aggiornamenti e discussioni sui progetti dell'Associazione per l’anno successivo. Elisa Guidi ha presentato i nuovi strumenti digitali dedicati agli Alumni, in particolare il portale della community SNS. Questo spazio virtuale, disponibile all’indirizzo https://community.sns.it, mira a consolidare i contatti tra i membri e a promuovere le interazioni professionali. Tra le sue funzionalità principali, la mappatura dei membri e l’accesso a gruppi tematici basati su residenza, collegi ed interessi. Gli utenti possono comunicare tramite messaggistica e rimanere aggiornati su notizie, opportunità e servizi di tutoraggio, con l’obiettivo di facilitare lo scambio di informazioni tra i Normalisti.
Insediamento del nuovo Consiglio Direttivo
Durante l’incontro, il Consiglio Direttivo insediatosi ad ottobre 2024 è stato presentato ufficialmente. Alessandro Maserati ricopre il ruolo di Presidente, affiancato da Maria Luisa Chiofalo come Vicepresidente, Laura Costantin come Tesoriere e Oliviero Cannelli come Segretario. Agnese Fronte e Luca Molinari rappresentano gli allievi ed allieve della Scuola, mentre Luigi Ambrosio continua a garantire la direzione dell’Associazione in qualità di Direttore della Scuola.
Presentazione Attività 2024-2025
Il nuovo Direttivo ha poi illustrato le principali attività in programma per il 2024-2025, tra cui:
l’incontro annuale a Pisa fissato per sabato 11 ottobre 2025, con la proposta di soggiorni convenzionati per agevolare la partecipazione in presenza. Durante il prossimo incontro si incoraggia la partecipazione degli allievi diplomatisi nei multipli di cinque (2020, 2015, 2010, ecc.).
l’organizzazione di incontri locali trimestrali nelle principali città, tra cui Roma, Milano, Zurigo, Londra, Parigi e New York, con l’obiettivo di costruire reti di supporto e collaborazione anche al di fuori di Pisa.
il Chiostro (successore del Bollettino), pensato come una newsletter digitale, disponibile in formato mensile per informare e coinvolgere la rete degli alumni ed alumnae, mantenendoli aggiornati sulle attività e le notizie di interesse per la comunità.
La revisione dello Statuto dell’Associazione, che si prevede sarà discussa in un'assemblea online ad aprile 2025 e votata l'11 ottobre 2025.
Discussione dei soci
Durante la discussione aperta dell’assemblea, i membri hanno espresso l’importanza di mantenere un legame attivo con la Scuola non solo nell’ambito dell’orientamento, ma anche per valorizzare l’impatto della Normale nella cultura nazionale e internazionale. Alcuni partecipanti hanno segnalato la necessità di colmare la mancanza di rappresentanti della classe di Lettere nel Consiglio Direttivo e delle istanze delle allieve ed allievi perfezionandi, e di promuovere la presenza dell’Associazione e della Scuola nelle scuole superiori italiane per incentivarne il ruolo come "ascensore sociale".
Condivisione delle esperienze degli Alumni
Nel corso della giornata, molti alumni ed alumnae hanno condiviso le loro esperienze professionali e accademiche, tra cui Giovanni Paolini, Ida Duretto, Lorenzo Romeo, Maddalena Amoruso, Federica Accorsi, Nicolò Foppiani, Jonathan Salina, Claudia Alia, Luca Alessandro Perego, Elisa Turriani, Davide Paolillo. Le testimonianze hanno evidenziato il valore delle attività extracurriculari e delle opportunità di ricerca offerte dalla Scuola, che si sono rivelate fondamentali nei percorsi professionali degli alumni ed alumnae, e la necessità di rafforzare le competenze professionali al di fuori dell’ambito accademico per agevolare il passaggio al mondo del lavoro. Al termine della riunione, i partecipanti si sono accordati sui prossimi passi da compiere per consolidare la rete degli alumni ed alumnae ed intensificare il supporto reciproco e la comunicazione tra i membri dell'Associazione.
Notizie in breve da Pisa
Il 26 e il 27 novembre si sono tenute le elezioni del Direttore della Scuola. Alessandro Schiesaro, Professore ordinario di Lingua e Letteratura Latina, già vicedirettore, succederà a Luigi Ambrosio a partire dal 29 maggio 2025, fino al 28 maggio 2031. L’Associazione Normalisti coglie l’occasione per congratularsi e rivolgergli gli auguri per il nuovo incarico.
Nella giornata del 29 ottobre si è tenuta al Quirinale a Roma l’annuale nomina presidenziale degli Alfieri del Lavoro. Tra i premiati, ci sono anche Luca de Masi (Lecce) e Giovanni Antonucci (Bitonto), entrambi allievi del primo anno del corso ordinario della Classe di Scienze.
Il 20 dicembre si terrà la consueta cerimonia di consegna dei Diplomi
Prossime attività dell’Associazione
Si stanno organizzando numerosi ritrovi locali tra alumni ed alumanae a Zurigo, New York, Londra, Monaco, Parigi, Roma, Milano - chi volesse partecipare può contattarci a associazione@normalisti.sns.it oppure scrivere ai referenti Marco Cilibrasi (Zurigo), Olmo Cerri (New York), Raffaele Sarnataro (Londra e Oxford), Nicolò Foppiani (Monaco) e Davide Ceratti (Parigi).
Scriveteci suggerimenti in vista dei prossimi numeri e per condividere i vostri ricordi degli anni trascorsi in Normale! Potete rispondere a questa mail o scrivere all’indirizzo di posta elettronica ilchiostro@normalisti.sns.it
Il Chiostro è una newsletter di informazione dell’Associazione Normalisti. Alla realizzazione di questo numero hanno collaborato: Alessio de Giuseppe, Lorenza Graglia, Marco Ioffredi, Alessandro Maserati, Giovanni Zagni.